Intervista a Paolo Raccanello: cos’è la Biodinamica Craniosacrale
Pubblichiamo una recente intervista a Paolo Raccanello, operatore Craniosacrale ACSI che collabora con il Centro di Medicina Integrata Palladio …
Che cos’è la Biodinamica Craniosacrale?
La Craniosacrale Biodinamica è un approccio diretto alla salute. È un delicato e profondo approccio di lavoro corporeo, che trae le sue origini dall’osteopatia.
Attraverso le mani l’operatore si sintonizza con i più profondi ritmi fisiologici ed energetici che attraversano il corpo. Da questo profondo e sottile ascolto l’operatore facilita l’innata propensione riorganizzativa della salute della persona, a partire dalla sua fisiologia.
Per chi è indicata?
Beh, tutti possono beneficiare della craniosacrale biodinamica. Qui posso fare solo un piccolo elenco dei benefici di questa disciplina.
Per le persone con mansioni di responsabilità. Posso dare loro una mano a contenere i picchi di stress; ad aumentare la consapevolezza; il senso di autostima e resilienza; ad essere il più possibile centrati ed empatici…
Per gli sportivi. Posso aiutarli nel recupero psicofisico; a trovare le risorse in momenti di stress agonistico; a ritrovare la genuina motivazione nella pratica sportiva; nella sindrome da infortunio; nelle intossicazioni…
Per le donne in gravidanza, neo mamme e papà. Posso fornire loro gli strumenti per sintonizzarsi profondamente con il nascituro; per rafforzare il legame emotivo mamma/bambino/papà; nel recupero fisico ed emotivo post-partum…
Per tutti. Per chi ha problemi d’insonnia, per stati di persistente dolore fisico, per alcune dinamiche cervicali o vertebrali, stati di forte stress, una malattia in corso o qualsiasi altra manifestazione.
Mi preme a dire che la cosa primaria rimane comunque quella di poter accogliete la persona in modo integrale, rispettando le manifestazioni, i sintomi ed i suoi tempi, sapendo che in un certo senso tutti i sintomi sono dei racconti importanti da ascoltare profondamente. Questi racconti hanno bisogno di essere incontrati con il massimo della cura e delicatezza.
Ma come si svolge una seduta?
Dapprima, da distesi, ci si rilassa profondamente, ci si ammorbidisce totalmente. Questo sarà il terreno ideale per approfondire l’ascolto attraverso il tocco.
Si tratta di un tocco che ascolta la qualità fluidica del corpo. I fluidi contengono notizie importantissime ed è grazie ad una specifica “profonda conversazione” che si possono sciogliere i traumi.
Ma quindi lei guarisce?
No, io proprio no! Semplificando: quella profonda conversazione di cui parlavo prima è rivolta principalmente alla salute, cioè la parte della persona che sta proprio bene.
Infervorando la salute a livelli molto profondi, si risveglia nel corpo quell’innata potenza che ha l’esclusivo scopo di ristabilizzare.
La persona è sempre sveglia e quindi consapevole di quanto accade. Affinerà, così, la consapevolezza del processo in atto e che continuerà anche dopo la seduta, divenendo così sempre più autrice della sua qualità di salute a tutti i livelli.
E se il trauma persiste?
Guarda, ho incontrato persone che alla terza seduta hanno risolto la cosa, altre dopo dieci, altre hanno imparato a convivere diversamente con il problema, altre ancora le ho indirizzate da uno specialista. Tutte, però, hanno imparato a non essere reattive di fronte ad un problema, bensì ad essere pro-attive.
Può spiegarsi meglio?
Durante gli incontri, queste persone hanno affinato l’ascolto del sintomo in modo tale da arrivare al nucleo del problema, senza farsi travolgere da questo. Generando questo particolare e morbido spazio d’ascolto, hanno potuto diventare più accoglienti e compassionevoli verso se stessi: non poca cosa! Questo vuol dire ridefinire la reattività.
Quindi è una specie di dialogo col sistema totale della persona?
Proprio così! È un lavoro di cooperazione profondo, dove l’operatore fa riconoscere alla persona la piena potenzialità della sua salute sempre presente. Per questo è necessario restituire alla persona piena autonomia, che sappia cosa gli vive dentro, sempre a patto che lo voglia.
È quello il “punto d’incontro”: quel tipo di salute che non sa ammalarsi.
Un’ultima battuta?
In questo momento direi che… già chiedere è guarigione.
Chi è:
Paolo Raccanello, è un operatore di Craniosacrale Biodinamica, si occupa di ricerche somatiche, scrive e pubblica articoli inerenti la disciplina. È membro registrato A.CS.I., Associazione Craniosacrale Italia e membro della scuola In Flow Centro Studi Somatici di Forlì.
Riceve per appuntamento presso il Centro di Medicina Integrata Palladio. Per maggiori informazioni o per prenotare un appuntamento potete chiamare il numero 041 3090329 o scrivere una e-mail a infomipvenezia@gmail.com